13 maggio 2025

Crema introduce il daspo urbano, le dichiarazioni del sindaco Bergamaschi. La Lega: "tolleranza zero verso l'illegalità"

Il Consiglio comunale di Crema approva il nuovo regolamento di Polizia Urbana e, tra l'altro, inserisce il Daspo Urbano
Il sindaco Fabio Bergamaschi così illustra i cambiamenti:
"Crema è una città dall'elevata qualità della vita e noi cremaschi siamo giustamente gelosi di questa dimensione. Pur nelle trasformazioni delle nostre società, nell'allentamento di diverse attenzioni sociali ed individuali al rispetto degli altri e della cosa pubblica, manteniamo standard elevati rispetto al contesto di riferimento. Questo è frutto primariamente di una generale condizione di benessere socioeconomico, di una spiccata sensibilità all'inclusione sociale delle persone svantaggiate, di politiche educative e culturali. Ingredienti che creano un contesto sociale sano e robusto, che previene l'illegalità. Ma è certamente anche l'esito di un'attenzione alla sicurezza, intesa come quella dimensione che interviene a correggere le situazioni laddove il suddetto retroterra socioculturale non si dimostra sufficiente. 
In questi anni a Crema stiamo compiendo passi significativi per rafforzare le politiche di sicurezza: con strumenti operativi, come l'ampliamento degli impianti di videosorveglianza, il rafforzamento dell'organico della Polizia Locale, l'estensione dei servizi serali di presidio della città da parte della stessa, ma anche con strumenti normativi e regolamentari. E quest'ultimo aspetto avviene in sintonia con la Prefettura di Cremona, nella logica di collaborazione e coordinamento tra articolazioni dello Stato. Se la sicurezza, è bene ricordarlo, è competenza del Ministero dell'Interno, delle Prefetture, delle Forze dell'Ordine, credo che sia compito di un Sindaco agire nel proprio ambito di competenza per mettere a disposizione delle stesse i migliori strumenti e le migliori condizioni per operare a tutela dei concittadini. E' per questo motivo che, senza esitazione, ho raccolto l'invito che il Signor Prefetto ha rivolto ai sindaci di Crema, Cremona e Casalmaggiore per aggiornare i Regolamenti Comunali di Polizia Urbana. Dopo la sottoscrizione del Patto per la Sicurezza, documento di indirizzo più ampio, questi rappresentano uno strumento più puntuale, utile nell'azione di contrasto al degrado urbano e volto a presidiare la migliore convivenza civile, il decoro, la corretta fruibilità degli spazi pubblici e dei beni comuni. Come se fosse una sorta di regolamento condominiale della città. 
Il regolamento di Crema era estremamente datato, essendo del 1962. Un lavoro paziente delle Commissioni consiliari Sicurezza e Statuto e Regolamenti ha fatto in modo di giungere all'approvazione unanime del Consiglio Comunale di un nuovo Regolamento, moderno ed aggiornato. Un atto che ha un valore politico rilevante, che parla da sé, perché in altri Comuni ci sono stati invece distinguo e voti differenti. Ringrazio invece i consiglieri di maggioranza e minoranza per aver raccolto l'invito a lavorare insieme su questo provvedimento, trovando una posizione comune, non scontata. Quando si scrivono le regole del gioco della convivenza civile è molto importante raggiungere questo tipo di sintonia. 
Le decine di norme del regolamento spaziano tra i vari ambiti della vivibilità della città: disturbo della quiete, presidio della pulizia ed igiene pubblica, per fare alcuni esempi. Ma una particolare attenzione viene posta sul cosiddetto "daspo urbano", ovvero il provvedimento di allontanamento da determinati luoghi cittadini a tutela rafforzata che si aggiunge alla sanzione pecuniaria nel caso di determinate condotte moleste. Se le aree ove questo provvedimento risulta applicabile sono molte – scuole, chiese, monumenti, impianti sportivi, presidi sanitari, parchi, parcheggi, aree produttive, nonché entro i cento metri dalle stesse e da una serie di vie e piazza puntualmente indicate nel provvedimento – non sono per fortuna molte le fattispecie concrete in città che meritano questo tipo di attenzione da parte delle forze dell'ordine, ma il daspo potrà risultare uno strumento utile per rinforzare i poteri di contrasto a forme radicate di molestia e disturbo della quiete pubblica in determinati ambiti. 
Ciò ovviamente non sostituisce l'ampio lavoro di prevenzione, inclusione sociale, educazione alla legalità nel suo complesso che l'Amministrazione Comunale continuerà a mettere in campo con grande convinzione. Per noi, sicurezza significa libertà di vivere serenamente lo spazio pubblico, per tutti, quindi presidio del territorio da parte delle forze dell'ordine e repressione delle condotte illecite. Ma anche giustizia sociale, ascolto delle fragilità, rispetto delle diversità. Un approccio equilibrato, che punta sulla responsabilizzazione dei cittadini e sulla centralità dell'educazione alla legalità e alla convivenza. Crema è Crema anche per questo»
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"Il nuovo Regolamento di Polizia Urbana non può diventare una semplice dichiarazione di principio o un'operazione di facciata. Se l'Amministrazione vuole davvero garantire sicurezza e rispetto delle regole, servono controlli costanti, presenza reale della Polizia Locale e tolleranza zero verso chi degrada la città."

È questa la posizione dei consiglieri della Lega Andrea Bergamaschini e Silvia Guatterini,  in merito al regolamento approvato ieri.

"La Lega ha accolto con serietà la discussione su un tema così importante per i cittadini – ha sottolineato il consigliere Bergamaschini nel suo intervento – ma sin dall'inizio abbiamo avuto dubbi sulla reale efficacia di questo provvedimento, che rischia di rimanere lettera morta se non viene applicato con fermezza. Il regolamento parla di sicurezza, decoro, convivenza civile: valori condivisibili, certo, ma senza una visione concreta e strumenti adeguati resteranno solo buone intenzioni."

Non vi è la contrarietà del gruppo Lega  al regolamento in sé, anzi: "Il testo contiene norme che vanno nella direzione giusta: sanzioni contro chi sporca, danneggia il bene pubblico, bivacca, esercita accattonaggio molesto o commercio abusivo. Sono comportamenti che da troppo tempo vengono tollerati. Ma ora serve il coraggio politico di farle rispettare."

L'appello del consigliere della Lega durante il proprio intervento va dritto all'Amministrazione comunale: "Non bastano le regole scritte: serve un piano operativo serio, con pattugliamenti nelle aree sensibili, controlli quotidiani e risorse adeguate. La sicurezza non si scrive, si garantisce. E non è un privilegio di qualcuno: è un diritto fondamentale per tutti."

Infine, un messaggio chiaro: "Non ci può essere alcun compromesso con chi vive fuori dalle regole. Tolleranza zero verso l'illegalità diffusa. Il nostro giudizio su questo regolamento si baserà non sulle promesse, ma sull'impatto reale che avrà nei quartieri, nelle stazioni, nei parchi. I cittadini ci chiedono fatti, non annunci."
 


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