Agnadello, chiuso il locale che era diventato ritrovo di pregiudicati. Disagi e preoccupazione dei residenti, che hanno subito molestie e aggressioni sia verbali che fisiche
I Carabinieri della Stazione di Rivolta d’Adda, nella giornata del 4 giugno, hanno notificato al titolare di un esercizio pubblico di Agnadello un provvedimento di chiusura temporanea del suo locale pubblico ai sensi art. 100 del Testo Unico delle leggi di Pubblica Sicurezza, emesso dal Questore di Cremona. Il locale dovrà rimanere chiuso per 7 giorni, con sospensione delle autorizzazioni relative al pubblico esercizio, in quanto divenuto fattore di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Il provvedimento segue i controlli eseguiti negli ultimi mesi nel corso dei quali i Carabinieri avevano accertato che il locale era diventato frequente luogo di ritrovo di avventori gravati da precedenti di polizia e pregiudicati che, in diverse occasioni, avevano reso necessario l’intervento delle pattuglie dell’Arma per riportare l’ordine per schiamazzi notturni, disturbo alla quiete pubblica, molestie ed altro.
Polo di attrazione di persone pericolose, dedite all’abuso smodato di alcol ed inclini a comportamenti irrispettosi, aveva creato non poca preoccupazione e disagio tra i residenti della zona. Più volte i clienti avevano disturbato i cittadini, dimostrandosi potenziale fonte di disordini e pericolo per l’incolumità pubblica. In un'occasione addirittura -nel febbraio scorso- una ragazza aveva richiesto l’intervento dei Carabinieri perché aveva subito, in maniera prolungata, prima molestie e poi lesioni da parte di un uomo in stato di ubriachezza, risultato avere precedenti di polizia a carico: prima molestata e offesa ripetutamente, era stata alla fine addirittura colpita con una bottigliata e presa a calci e pugni, riportando lesioni per alcuni giorni di prognosi.
La gravità della situazione ha dunque portato il Questore ad emettere un decreto di sospensione di tutte le autorizzazioni in possesso del pubblico esercizio ai sensi dell’Art. 100 del T.U.L.P.S., con finalità cautelativa al fine di impedire il ripetersi dei comportamenti illeciti o molesti e ripristinare l’ordine e la sicurezza e le condizioni di legalità e di civile convivenza. Quindi, i militari, la mattina del 4 giugno, si sono presentati nel locale e hanno notificato il provvedimento che ha costretto il titolare ad abbassare le serrande.
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