Se un alieno atterrasse a Cremona...una città antica senza il contorno
L'importante è crederci, dicono spesso, ma a volte cominciare a preoccuparsi è un buon punto di partenza per poter affrontare determinate questioni. Un alieno che dovesse, suo malgrado, atterrare in città a Cremona per il classico problema tecnico alla sua navicella spaziale avrebbe diverse possibilità per apprendere, anche in tempi rapidi, molte cose da poter raccontare ai suoi amici una volta ritornato sul pianeta natio. Non serve a nulla questa ipotesi da film spaziale di terza categoria ma con molta, ma neanche troppa, fantasia, potremmo cercare di metterci nei panni di un cittadino proveniente da Alfa Centauri che, suo malgrado, è costretto ad un atterraggio di emergenza a Cremona mentre torna dopo aver fatto shopping, beato lui, nella costellazione di Andromeda. Di base il marziano dovrebbe stare attento a dove parcheggia la sua astronave in panne, perché in quasi tutte le zone della città, a parte le buche sempre più ampie, rischierebbe di venir rapinato o aggredito non appena messo piede sul suolo terrestre, una sorta di benvenuto molto poco augurabile a turisti o viaggiatori. Prima di atterrare il solitario visitatore deve avere la accortezza di trovare un luogo idoneo, non soltanto in termini di sicurezza, dove lasciare la sua astronave. I parcheggi a pagamento sono ben diffusi e costosi, fin troppo, quindi l'astronave potrebbe essere oggetto di contravvenzioni che l'alieno, pur con tutta la buona volontà, potrebbe aver difficoltà a pagare, perché difficilmente su Alfa Centauri conoscono l'euro e i pagamenti tramite bollettino, al limite dovrebbe fare ricorso ma anche in questo caso diventa necessario capire come e cosa fare. Il vantaggio è che il viaggiatore in solitaria, almeno, comincerebbe ad apprendere alcune cose sulla vita terrestre di una città adagiata lungo il Po, del tipo che in centro potrebbe aver paura a girare anche il mastino dei Baskerville ma in questo caso l'alieno, che ben poco sa di quel mondo che lo circonda, imparerebbe qualcosa su quel tizio, Sherlock Holmes, così legato alla città di Cremona tanto che nessuno si interessa alle sue avventure. Un passo avanti in materia di libri e letteratura, almeno. Il nostro protagonista dovrà avere anche l'accortezza di legare con idonea catena e lucchetto l'astronave, non tanto perché potrebbe correre il rischio di vederla sparire, ma per il fatto che, senza le adeguate sicurezze puntualmente richieste a Cremona, incorrerà in un'altra contravvenzione, sempre da pagare in euro, la quale, sommata a quella per il parcheggio, potrebbe cominciare a diventare un problema da affrontare. Anche in questo caso il ricorso non è così immediato, del resto lasciare parcheggiata una astronave aliena senza catena e lucchetto non è cosa che i regolamenti comunali accettino con facilità. Girando per la città il marziano potrà imparare anche qualche parola di italiano senza far troppa fatica, i cartelli “Vendesi” o “Affittasi” sono sempre più tristemente distribuiti, per cui, anche senza un traduttore automatico in mano, potrà capire l'andazzo cittadino e imparare qualcosa della lingua italiana soprattutto dal punto di vista commerciale. I rudimenti di italiano a Cremona sono, però, molto “friendly”, per cui lo aiuteranno anche con l'inglese mentre cerca di districarsi tra quegli angoli cittadini, che sembrano sempre più avviliti, destinati all'abbandono. Sarà premura per il nostro alieno, prima della sua partenza, capire come si traduce “Città destinata all'abbandono” in inglese, così almeno potrà raccontare ai suoi amici come sia poco utile il fatto di usare termini in una lingua straniera quando quella locale racconta già moltissime cose. Il marziano riuscirà ad apprezzare la storia della città che, involontariamente, al momento lo ospita, ci riuscirà perché avrebbe molto da scoprire ma, senza un adeguato contorno, anche la storia e i perché di un piccolo mondo sembrano perdere valore. Il suo traduttore automatico gli spiega che a Cremona i turisti ci rimangono mediamente per due ore, forse per qualche minuto in più o in meno, ma non si capisce se questo sia un bene o un male, perché quello che lo circonda, meriterebbe maggiore attenzione, soprattutto per come viene presentato. L'astronave riparte, il piccolo imprevisto è risolto, l'alieno si mette alla guida del suo veicolo ma la segnaletica, soprattutto quella dei tabelloni luminosi, non funziona, per cui sbaglia strada e si dirige verso l'Orsa Maggiore invece che Andromeda, a questo punto dovrà aggiornare le mappe stellari spiegando che i lavori in corso e le informazioni a Cremona vanno interpretate in maniera diversa; in pratica a caso. Non che su Alfa Centauri tutto sia perfetto, ci mancherebbe, ma almeno ad anni luce di distanza hanno capito che solo investendo bene sulla città le persone la potranno apprezzarla con più facilità, un grosso problema ha bisogno di tante piccole soluzioni, ma è necessario cominciare ad affrontarlo, non semplicemente raccontando di quanto sia bello e vivace tutto ciò che ci circonda.
La foto è di Riccardo Rizzi Maverick
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commenti
Vin
5 giugno 2025 09:59
Veramente divertente, Bragazzi!
Michele de Crecchio
6 giugno 2025 23:32
Decisamente spassoso questo raccontino, efficace come i fantasiosi racconti con i quali Jonathan Swift riusciva, amabilmente, a prendersi gioco della politica inglese dei suoi tempi!