Taglio delle robinie da piazza Castello a via Massarotti. La mozione di Paola Tacchini (Movimento 5 Stelle e Cremona Cambia Musica)
In questi giorni sono comparsi alcuni cartelli (posizionati dal Servizio Verde dell'AEM) a lato della strada tra piazza Castello, via Pasubio, lungo via Monte Nero fino all'incrocio con via Massarotti, che avvisano dell'imminente taglio di un certo numero di robinie, sia vecchie che giovani. E' già partito il taglio. Protestano residenti e movimenti ambientalisti.
Circostanza che ha indotto Paola Tacchini, consigliere comunale della coalizione Movimento 5 Stelle e Cremona Cambia Musica,a presentare ieri mattina una mozione:
"Premesso che nel regolamento del Verde Pubblico e Privato approvato da delibera comunale il 25/03/2024, nel Titolo IV Interventi, Art. 20 "Sussistenza delle condizioni per l’abbattimento per comprovate ragioni di sicurezza e incolumità", si richiedono da parte dei privati procedure specifiche di comunicazione con le dovute motivazioni, ma non c’è alcun accenno al tipo di comunicazione che dovrebbe rilasciare il comune per la decisione di abbattimenti in aree pubbliche;
Considerato che un numero imprecisato di robinie vecchie e giovani viene abbattuto - come recitano i numerosi cartelli posti dal Servizio Verde dell'AEM sul ciglio della strada tra piazza Castello, via Pasubio e lungo tutta via Monte Nero fino ad incrociare via Massarotti;
Visto che nessuna comunicazione sulle ragioni e sul numero degli alberi da abbattere è stata data né ai residenti né a chi ha interpellato le autorità preposte alla salvaguardia del verde urbano;
Tenuto conto che dopo diverse segnalazioni ricevute personalmente, rivolgendomi subito all’assessore Pasquali, mi è stata data la risposta che si tratta di piante classificate classe D, ovvero alberature che presentano gravi difetti strutturali e morfologici che le rendono altamente a rischio di caduta e schianto e che questo ne consente l’abbattimento anche fuori dai periodi previsti ovvero la stagione autunnale/invernale
Si interroga l’Assessore al Verde Simona Pasquali:
Se sia possibile sapere in quale progetto rientri la decisione di procedere all'abbattimento delle robinie in quella zona della città in questi giorni;
Se esistono criteri guida cui debba attenersi il provvedimento di abbattimento di questi alberi che non siano del tutto arbitrari;
Se tra questi criteri rientri il criterio della comprovata pericolosità di tutte le essenze, anche quelle giovani;
Se tra questi criteri venga preso in considerazione il periodo più idoneo da utilizzare per l'abbattimento tenendo conto di non procedere nelle stagioni della fioritura e della massima interdipendenza con l'attività delle api e altri insetti impollinatori, oltre a tutte le nidificazioni in corso.
Se si sia già prevista -e quando- la messa a dimora di nuove essenze sostitutive di quelle abbattute e, nel caso sia rinviata di molti mesi, un criterio guida da adottare non sia quello di unificare sempre i due momenti;
Se ogni via o viale cittadino abitato da robinie sia a questo punto destinato al totale taglio di questa tipologia di piante, proprio perché considerate di categoria “D”
Infine se non sia corretto dal punto di vista ambientale e della salute dei cittadini fare un bilancio tra l'ossigenazione perduta con l'abbattimento di piante adulte rispetto al contributo a venire da parte delle nuove piantine se non se ne moltiplicano il numero in città in tempi immediatamente successivi al taglio".
Paola Tacchini
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commenti
Chemist
12 giugno 2025 10:04
Perfettamente d'accordo... Qualche anno fa nel giardino di mia proprietà ho dovuto far abbattere un albero che dava problemi al vicinato, ho fatto immediatamente ripiantumare due essenze più consone. Non mi pare il Comune abbia la stessa sollecitudine
Chemist
12 giugno 2025 10:45
Perfettamente d'accordo... Qualche anno fa nel giardino di mia proprietà ho dovuto far abbattere un albero che dava problemi al vicinato, ho fatto immediatamente ripiantumare due essenze più consone. Non mi pare il Comune abbia la stessa sollecitudine
Elena
12 giugno 2025 10:50
Tra l’altro il comune taglia ma non si preoccupa di estrarre i ceppi e ripiantare. Piazza castello sembra il cimitero degli alberi morti e tagliati
Gino
12 giugno 2025 11:08
Come accaduto in passato in via Serio. ed altre vie del quartiere Po si inventano che sono malate per poi. oortare via. u ceppi al più presto per evitare verifiche. Forse per favorire qualche amico che ha. bisogno di bruciare legni a costo zero ? E per poi. sostituire con piantine del Menga che solo tra 2o anni. potranno fare ombra molto più brutte e a poco cisto
Tutela del verde o di interesse di qualcuno ? almeno il dispetto esiste alla grande
E le perizie ? di parte ?
Marco
12 giugno 2025 12:04
Se sono alberi con gravi difetti strutturali e morfologici che li rendono altamente a rischio di caduta e schianto significa che sono state oggetto di valutazione da parte di esperti e non dal primo venuto.
Io sono rassicurato da questo, quante volta abbiamo avuto notizie di persone morte travolte da alberi che sembravano sani.
Dopo se non si eseguono e cade un albero tutti pronti a fare interrogazioni sul perche' non si è fatto nulla.
Preoccupiamoci piuttosto che vengano fatte le manutenzioni e che le nuove piantumazioni non muoiano perché non curate o con tubi per l'acqua tagliati.
Vedi le nuove piante del parco di via dei classici.
Manuel
12 giugno 2025 20:08
Le manutenzioni, quando le fanno, sono descrivibili come abominevoli.
In primavera hanno quasi annichilito alcuni filari cittadini, causa potature selvagge.
Oramai è l’anarchia delle esternalizzazioni.
Fanno e disfano a piacimento e chi controlla più?