"Cremona cresce". La città cresce solo sui cartelli colorati, il resto è un disastro
Cremona cresce, così recitava un colorato cartello visibile fino a qualche settimana fa, oggi non saprei se sia possibile trovarlo ancora, delicatamente posto vicino ai lavori dell'area Frazzi.
Cremona cresce, non sia mai che avvenga il contrario; se la mia intenzione era quella di scrivere qualcosa sullo stato, a metà strada tra il paradossale e l'allucinante, dei lavori e dei tempi di sviluppo in zona largo Moreni la cronaca, nera al contrario dei vivaci colori della cartellone ricco di simpatiche e belle speranze, mi riporta di peso verso la città che cresce a suon di cartelli, ma solo quelli.
Cremona cresce, soprattutto nel disagio ma non soltanto quello giovanile tipico di ogni generazione, ma cresce senza sosta nel disagio dei comuni cittadini che si svegliano ogni mattina in una città che sa offrire sempre più spazio a fatti violenti invece che a mostre o concerti.
Cremona cresce nelle chiusure di negozi e nello spegnere luci, ma non è un invito al risparmio energetico, è una crescita che sembra inarrestabile e che procede a braccetto con quei risvegli mattutini che molti preferirebbero evitare.
Cremona cresce, ma non si capisce dove stia andando anzi, lo si capisce benissimo, ma è tutto talmente chiaro e veloce che sembra quasi meglio non parlarne, sia mai che qualcuno si metta in testa di raddrizzare il timone, la barca va a alla deriva nella vana speranza che riprenda da sola la rotta.
Cremona cresce nelle percezioni, perché l'importante è percepire, che cosa significhi realmente non l'ho mai capito, sarò limitato ma devo cominciare a capire che le percezioni valgono più degli elenchi delle aggressioni, forse perché percezione suona meglio come vocabolo, è meno crudo.
Cremona cresce nel costo dei parcheggi e nelle tasse locali, ma anche in questo caso è colpa della mia incapacità di percepire quale siano i perché e la differenza tra “aggiornamento prezzi” ed “aumento”, la prima definizione è decisamente meno cruda ma, in sostanza, non cambia nulla al concetto di fondo.
Cremona cresce nei ponti crollati, nelle zone abbandonate e nel delirio di programmazione lavori che sembra procedere di pari passo con la crescita degli alberi, quindi tanto vale tagliare questi alberi così almeno sparisce anche il termine di paragone sui tempi previsti.
Cremona cresce nel fiorire della spazzatura che rimane depositata in giro per giorni, ma dato che quella è una crescita quasi artistica secondo alcuni si può pensare, ammesso che non esista già un movimento pittorico o fotografico legato ai sacchetti dell'immondizia abbandonati, di crearlo seduta stante, del resto questa è la città dell'arte e della cultura, o almeno così vorrebbe candidarsi.
Cremona cresce nelle incazzature e nei giramenti di palle quando ci si rende conto che ciò che ci circonda sembra destinato all'abbandono, così come i cittadini vivono quella sorta di abbandono sulla loro pelle vedendo allontanarsi sempre di più quelle possibilità legate anche alle piccole cose quotidiane, quando saranno sparite anche quelle la città smetterà di crescere senza però diventare adulta, ma almeno ci saremo risparmiati l'acne giovanile.
Cremona cresce nelle classifiche per l'inquinamento, ma sono classifiche che vanno lette al contrario non come quella di un campionato, è un particolare che è importante tenere sempre presente.
Cremona cresce nei centri commerciali e poli logistici, questo è vero, che poi non rappresenti esattamente una crescita invidiabile è un altro discorso, che poi siano funzionali alla crescita cittadina è tutto da vedere.
Cremona cresce tra strutture pubbliche che vengono chiuse perché non praticabili e strade dove l'unica cosa che prolifera sono le buche, ma anche quelle sono relative, sono solo percepibili non pronte a disfarti parte della macchina perché sembra impossibile rimetterle in ordine.
Cremona cresce nel degrado quotidiano di una città che dovrebbe accogliere turisti e visitatori ma che si scopre goffa e poco attraente come un cartello dai colori vivaci che non vuole dire nulla perché non vi è nulla di vivace ed attraente da raccontare. Esattamente 60 anni fa la bella Jackie DeShannon cantava la altrettanto bella canzone “What the world needs now is love” dove raccontava di come l'amore era l'unica cosa di cui il mondo aveva bisogno, sarà vero e siamo tutti romanticamente, e anche praticamente, convinti di questo, ma a Cremona, al momento, ci accontenteremmo anche di qualcosa di meno, del tipo poter girare con relativa tranquillità di sera.
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commenti
Marzio
1 maggio 2025 13:29
Articolo purtroppo che mi trova concorde al 100%. Confermo aumento aliquota IMU su abitazioni date in uso gratuito ai parenti più stretti a Cremona (= aumento tasse patrimoniali, che sono presenti nel nostro sistema tributario già da diversi anni, ma non si chiamano "imposte patrimoniali" ma "IMU", "Imposta di bollo", "Bollo", etc. così non si percepisce anche in questo ambito che si tratti di imposte patrimoniali).
Pierpa
1 maggio 2025 14:14
Anche l'erbaccia cresce, e nessuno ne fa motivo di vanto. E poi a che pro crescere, visto che da cinquant'anni Cremona è demograficamente stagnante? Mi piacerebbe vedere "Cremona Migliora", ma morirò insoddisfatto.
Manuel
1 maggio 2025 15:26
A me pare di percepire, dagli articoli di Bragazzi, una certa ipocrisia melensa, ma potrebbe essere una mia tara formativa: non ho ancora capito bene.
Mi sembra che manchi, a volte, un guizzo di coraggio, una presa di posizione esplicita, quindi è un lasciar intendere che poi si dirige sempre verso gli stessi (sottointesi) e, a mio avviso, “gli stessi” non sarebbero neanche capaci di essere gli unici responsabili... ma, appunto, è una percezione.
Stefano
1 maggio 2025 21:05
Non vedo ipocrisie nel suo articolo. Cremona cresce anche nel portafoglio di sindaco e compagnia bella, con tempo da record rispetto all'insediamento della giunta, quasi raddoppiato rispetto a quello della giunta precedente, perché questo era il vero lavoro da fare. L'unico probabilmente. Il resto può aspettare, strade colabrodo e piante dissestate in primis....
Il Pontormo
2 maggio 2025 07:48
👍🏻👍🏻👍🏻🎩
Manuel
3 maggio 2025 04:31
Ogni tanto tiri in ballo ‘sta storia dello stipendio il sindaco di Cremona.
Per me, come già scritto, l’adeguamento economico è consono alla carica sostenuta, poiché il compito del sindaco è di gran lunga più difficile e gravoso di quanto richiesto ad un parlamentare o ad un consigliere regionale (che, tra l’altro, guadagnano di più) ed in più non è una prerogativa il sindaco la nostra città, perché tutti i sindaci italiani hanno visto aumentare notevolmente gli introiti, sempre rapportati alla popolazione amministrata.
La retribuzione delle autorità locali, non viene decisa dal consiglio comunale. Il parlamento italiano promuove tali operazioni ed in quest’ultimo caso, credo ci si debba riferire alla legge di bilancio 2022, votata a stragrande maggioranza.
Che il sindaco meriti la cifra incassata, è tutto un altro paio di maniche: di sicuro, alla fine del mandato il popolo lo giudicherà (o dovrebbe giudicarlo) e deciderà se riconfermarlo, al limite si ripresentasse. Pari cifra l’avrebbe ritirata (o devoluta in beneficenza) pure Portesani.
La cosa che a me interessa di più è che il sindaco (in generale), quando ben remunerato, dia la giusta disponibilità alla carica accettata: ergo debba timbrare il cartellino, poiché, a quel punto, quello è il lavoro che decide di onorare... e dimentica o relega o delega i vecchi impegni.
Altra cosa di cui dovrebbe incaricarsi il parlamento, come il governo, quando rivede gli onorari gli amministratori, sarebbe una riorganizzazione la “macchina amministrativa” statale: ineludibile, ma sempre rinviata.
Stefano
3 maggio 2025 14:45
"L'adeguamento economico è consono alla carica sostenuta" ?,Alla faccia, raddoppiato più o meno. E allora prima cos'erano a fare il sindaco..? Dei pirlini?. " per la difficoltà e la gravosita dei compiti " alla faccia, lavorano il sabato e la domenica, tanto per incominciare? Certamente fare il sindaco, l'assessore, paga meglio che fare l'educatore il vigile o il carabiniere.., ma possiamo dire che queste ultime tre professioni siano meno difficili e gravose? Chi viene chiamato a contenere uno psicotico in crisi pantoclastica? Il sindaco? Chi a risolvere una rissa alle 3 di notte con fior fior di coltelli che volano? L'assessore? Eppure non mi risulta che gli stipendi di chi ne è chiamato abbiano avuto chissà quali adeguamenti. E se proprio li hanno ricevuti, lontani anni luce da quelli dei personaggi predetti. Pensiamo poi al chirurgo, lavoro che non farei neanche se mi pagassero. Quali adeguamenti ha avuto il suo stipendio negli ultimi 10 anni rispetto a quello dei personaggi citati? Sarei curioso di saperlo ma non possiamo certo dire che il suo lavoro sia meno gravoso e difficile di quello di sindaco e relativa giunta. Ah ma è stata un'operazione " del Parlamento " e, la ciliegina sulla torta , " votata a larga maggioranza " . Ma va,Manuel, non mi sarei mai aspettato che i politici votassero contro i politici, nei privilegi, pardon negli emolumenti, pardon nei giusti adeguamenti dei loro miseri stipendi..I politici che gratificatno se stessi sempre e comunque, indipendentemente dal colore della pelle, ammesso che esista ancora un colore della pelle in politica, quando si parla di soldi da intascare. Bravi però i nostri a lamentarsi con Roma perché taglia i fondi agli enti locali. Non hanno nemmeno il pudore di tacere. Almeno la giunta Perri si dice che devolveva in beneficenza metà del suo sicuramente più basso stipendio. Di questi non si dice nemmeno questo. Caro Manuel, ti credevo una persona che non strizzava l'occhio a questo sistema improbo. Altro che dovuti, quegli emolumenti, ampiamente regalati visto che poi fanno quello che vogliono senza render conto a nessuno e solo nel caso del biometano sono stati fermati, ma provvisoriamente. Non è mai detta.
Manuel
3 maggio 2025 18:09
Io strizzo l’occhio al sistema improbo? Non devo confermarlo o negarlo, perché lo devi decidere tu (o altri) quando e se mi leggi.
Confermo quanto espresso: la retribuzione mi suona consona. La nostra città consta 70000 (circa) abitanti e dunque mi pare appropriato remunerare le capacità manageriali. Virgilio non sarebbe all’altezza? Ruba lo stipendio? Non ce l’ho messo io in quella posizione. Giudicheranno i cremonesi. Virgilio avrebbe fatto il sindaco pure con la precedente remunerazione? Probabilmente sì! Come tanti suoi colleghi... che già rivendicavano una miglior retribuzione. Perri e soci hanno devoluto lo stipendio? Bravi! Non è stato sufficiente a farli riconfermare!... si può chiedere pure all’attuale amministrazione analogo comportamento. La mossa economica romana ha voluto premiare gli eventuali trombati la politica parlamentare? In parte, forse sì.
Le altre professioni valgono meno? Certo che no! Quanto valgano in soldoni non lo so: certamente non ricevono una retribuzione consona!
Io, ad esempio, facendo un lavoro di bassa levatura tecnica, prendo 1100 €€ al mese: certamente voterò il referendum per il salario minimo (che l’attuale maggioranza di governo osteggia), giusto per respirare un po’, ma non ho la pretesa di raggiungere o superare i livelli dei miei responsabili, dei miei capi.
Vogliamo riproporre la società Sovietica? Per me va bene, ma bisogna sentire il resto degli italiani.
Altra precisazione: i politici non votano contro i politici? Falso. Il M5S ha cancellato 300 scranni nei due rami del parlamento, ha rinunciato ai rimborsi elettorali, ha costretto a devolvere metà stipendio ai propri parlamentari, ha fatto abolire buona parte dei vitalizi (che continuamente vogliono ripristinare tutti gli altri): risultato? Ha perso più della metà dei voti... ma li apprezzo ugualmente.
Morale? Gli italiani si interessino di più della cosa pubblica e, magari, non dovremo subire odiose, ingiuste disparità.
Stefano
4 maggio 2025 06:53
Il taglio dei parlamentari? Ahah. Altro fumo negli occhi. Senz'altro per chi non eletto avranno trovato qualche forma di aggiustamento. Vitalizi? Sempre redivivi. E a chi eletto hanno però ben pensato di appesantire il portafoglio. Tutti quanti compresi i 5 stelle. A proposito dei quali ti rinvio ad un articolo del bravissimo Antonio Grassi a proposito del parlamentare Scerra, 5 stelle, del dicembre 2022, il quale aveva ben pensato per i parlamentari un rimborso di 5.500 euro solo per smartphone...Insomma vien da pensare che chi crede ancora nella buona fede di tanti di loro, rispetto al risparmio dei soldi in politica, è un gran fesso.
Manuel
4 maggio 2025 08:02
Sulle “peripezie politiche”, sugli “scivoloni” di più parlamentari M5S, si possono elencare diversi episodi: magari fosse un unicum il caso Scerra. Del resto era facilmente ipotizzabile ancor prima di mandarli in parlamento, che alcuni avrebbero esplorato “percorsi” e regalato amenità degni di Cacasenno: forza nuova, inesperta, eterogenea, poco selezionata, non poteva evitare pasticci.
Ammesso ciò, il Movimento ha rappresentato una novità dirompente e fastidiosa nel panorama consociativo italiano, con prese di posizione e proposte interessanti.
Ai più, non sono piaciuti, ma per me sono state inferiori le delusioni alle approvazioni... e dunque, per ora, voglio rimanere un gran fesso.
Gabriella
2 maggio 2025 10:23
CREMONA CRESCE insieme al degrado dei palazzi storici, alla mancanza di parcheggi per gli abitanti del centro all utilizzo di piazza del duomo per manifestazioni (già oggi 2.5) stanno risistemando i sanpietrini . CREMONA CRESCE forse anche ai gonfaloni piazzati e spazzati dal vento in pochi giorni. CREMONA CRESCE?
Mario
2 maggio 2025 12:33
È purtroppo la trista realtà ma visto il risultato delle votazioni credo che ai cremonesi piaccia cosi
Luisa Mazzini
2 maggio 2025 16:06
Bravo Marco. Complimenti. Hai fotografato perfettamente una città che ormai va alla deriva. Continua a tenerci aggiornati anche se basterebbe mettere il naso fuori dalla finestra. Grazie mille
Tony
3 maggio 2025 15:31
Certo che se gli emolumenti di sindaco e giunta fossero formati da fisso più bonus come calciatori o dirigenti aziende private dovrebbero accontentarsi del fisso. Obiettivi raggiunti: ZERO!
Rosanna
3 maggio 2025 20:04
Bello scrivere senza proporre soluzioni