19 maggio 2025

Produzione di violini in serie? E nessuno dice niente

Caro direttore 

da pochi giorni in un negozio di ' liuteria" è apparso questo manifesto con una firma.

Strumenti quindi a buon prezzo in vendita e costruiti non certo secondo le regole stradivariane tanto declamate da  UNESCO Comune di Cremona Distretto Museo del violino  associazioni Consorzio ecc ecc 

La "battaglia" Anlai che da tempo ormai immemorabile lanciava avvertimenti e metteva in guardia contro le carenze dei controlli e la diffusione sotto banco ma sempre più diffusa dei violini in bianco sembra ora perduta 

C'è la ammissione la dichiarazione palese la accettazione evidente della presenza di strumenti venduti a buon prezzo in questo caso e costruiti in serie mentre in altri casi ci sarà di sicuro la vendita di strumenti di questo tipo ma spacciati per manufatti eseguiti secondo la tradizione artigianale autentica e legata alla forma interna stradivariana 

D'altronde il logo UNESCO è su tutte le vetrine e i laboratori che sono ora  quasi duecento in tutta la città  patrimonio immateriale dell'umanità 

Non vale la pena aggiungere altro tanto tra i tantissimi musicisti cultori dell'arte Liutaria che quotidianamente giungono a Cremona molti dei quali per acquistare uno strumento alcuni potranno acquistare ora tranquillamente strumenti costruiti in serie mentre qualche poveretto potrà essere tranquillamente fregato con buona pace di tutti coloro che si sciacquano la bocca con la tradizione e il primato della liuteria cremonese incuranti  del fatto che prima o poi i nodi possano venire  al pettine e che  magari quando si cerchera' di correre ai ripari potrebbe essere tardi 

Tanto oltre a questo la nostra  scuola tanto giustamente celebrata resta al palo e fatica ad aprire la classe prima l, Fiorini resta ad attendere la sua statua via o piazza da quasi cento anni, i  grandi  concerti al.museo registrano spesso tantissime sedie vuote,  la facoltà di.restauro conta su iscritti che si contano sul.palmo di una mano e c'è chi si compiace di inviare docenti a Pechino e in altre parti del mondo a insegnare l'arte di Stradivari.

Il mondo al contrario ? 

Gualtiero Nicolini


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commenti


Michele de Crecchio

3 giugno 2025 13:11

Purtroppo, in materia di liuteria, sono abbastanza ignorante. Mi risulta però molto agevole, per ovvie considerazioni culturali, condividere le considerazioni negative che da molte parti, e da tempo, vengono avanzate al riguardo della paventata "produzione in serie" di raffinati strumenti musicali quali sono i violini.
A tale riguardo mi piacerebbe, , che la stampa locale (e, in particolare, "Cremonasera", che per le vicende culturali cittadine dimostra di avere sempre particolare attenzione e memoria) volesse richiamare la singolare vicenda del tentativo operato, ormai tanti decenni or sono, dai fratelli Cavalli (mi pare per nascita "gemelli") di realizzare qualcosa di simile, credo, appunto ad una produzione in serie di violini. Della loro iniziativa restano singolari tracce nella, ormai purtroppo fatiscente (anche se tutelata da vincoli monumentali) "filanda Bertarelli" di via del Cistello, affascinante esempio di architettura eclettica, complesso che i cremonesi ben conoscono in quanto caratterizzata dalla presenza di una singolare torre "neogotica", torre che, sia pure erroneamente, sono abituati a chiamare "minareto" e ad ammirare percorrendo il corso Mazzini.

harry

5 giugno 2025 09:49

Se si riferisce ai fratelli Cavalli, uno dei quali, prof. di matematica di nome Aristide, apprezzatissimo insegnante di matematica alla media Vida alla fine degli anni sessanta del quale sono stato allievo, le chiedo cortesemente di argomentare meglio la "singolare vicenda" in quanto non comprendo appieno, leggendo il suo scritto, le finalità.

Michele de Crecchio

3 giugno 2025 17:23

Purtroppo, in materia di liuteria, sono abbastanza ignorante. Mi risulta però molto agevole, per ovvie considerazioni culturali, condividere le considerazioni negative che da molte parti, e da tempo, vengono avanzate al riguardo della paventata "produzione in serie" di raffinati strumenti musicali quali sono i violini.
A tale riguardo mi piacerebbe, , che la stampa locale (e, in particolare, "Cremonasera", che per le vicende culturali cittadine dimostra di avere sempre particolare attenzione e memoria) volesse richiamare la singolare vicenda del tentativo operato, ormai tanti decenni or sono, dai fratelli Cavalli (mi pare per nascita "gemelli") di realizzare qualcosa di simile, credo, appunto ad una produzione in serie di violini. Della loro iniziativa restano singolari tracce nella, ormai purtroppo fatiscente (anche se tutelata da vincoli monumentali) "filanda Bertarelli" di via del Cistello, affascinante esempio di architettura eclettica, complesso che i cremonesi ben conoscono in quanto caratterizzata dalla presenza di una singolare torre "neogotica", torre che, sia pure erroneamente, sono abituati a chiamare "minareto" e ad ammirare percorrendo il corso Mazzini.